Lussuria di Umberto Mazzone |
Del rosso e del viola (la notte)
Il
richiamo delle rosse tue cuspidi
S’infrange
nella mia notte di viola
Viola d'oppio, violoncelli a violare
Il rosso scarlatto di fluidi scorrenti fingere
Sfingi
di notti perdute nel ricordo
Quella
notte le stelle brillarono calde
Nella
lontanaza di un algido cielo
Dove
noi suggellammo il sacro patto
Nudi
sulla crina di un mondo in bufera
E
nuovamente ci rapirono il limite e la vertigine
Dell’impossibile
nostro incontro
Ch’era
notte di sangue
Ch’era
notte di saccheggi
Ch’era
notte di stragi e rivelazioni antiche
Ch’era
notte in cui osammo
E
notte è ancora e per sempre
E
non più conobbe l’alba del perdono
Mia
dolce e spietata visione
Vedi
come languono disciolte le nostre livide piaghe
Nella
crudele verità dei fiumi di rosse viole?
Donato Scaglione
Donato Scaglione
Nessun commento:
Posta un commento